Quali variabili determinano la contraffazione di un brevetto?

Diverse variabili entrano in gioco per determinare se un brevetto sarà contraffatto o meno.

Molte volte, la bontà di un brevetto o di una soluzione tecnica è giudicata secondo una sola variabile. Le variabili sono invece molte e sono di seguito elencate e discusse.

  • Interesse economico della soluzione tecnica,
  • Qualità del brevetto,
  • Notorietà del brevetto,
  • Veemenza del titolare nel difendere il brevetto,
  • Nobiltà dei concorrenti.

1) Interesse economico della soluzione tecnica

Va da sé che un brevetto su una soluzione tecnica non economicamente rilevante non sarà verosimilmente contraffatto e viceversa. I brevetti su soluzioni tecniche economicamente importanti sono in genere oggetto di richieste di annullamento, cause di nullità e liti.

2) Qualità del brevetto

Un brevetto di migliore qualità sarà più difficilmente contraffatto. La qualità può derivare da fattori indipendenti dal patent attorney che ha scritto il brevetto (prior art in primis) o da fattori dipendenti dallo stesso.

3) Notorietà del brevetto

Sebbene le aziende debbano, per legge, informarsi sui brevetti dei concorrenti, la notorietà di un brevetto porta una più immediata conoscenza da parte dei concorrenti e quindi riduce le possibilità di contraffazione. I cosiddetti “troll”, infatti, addirittura nascondono le proprie domande di brevetto con termini generici e senza fare pubblicità, per poi richiedere i danni da contraffazione. Al contrario ho clienti che mi chiedono espressamente di inserire apposite keywords nel riassunto per facilitare il reperimento del brevetto da parte dei concorrenti. Anche l’indicazione su siti web e pubblicità, della presenza di un brevetto, moltiplica la notorietà di quest’ultimo.

4) Veemenza del titolare nel difendere il brevetto

I brevetti difesi, ad esempio in tribunale, e le aziende che li hanno difesi rimangono impressi nelle menti dei loro competitor che evitano accuratamente ulteriori liti. Questo fattore ha un’influenza molto elevata. Ricordo clienti che mi dissero che, contro un concorrente specifico, era impossibile vincere (poi smentiti nei fatti ehehe) perché avevano assistito a liti precedenti. Scherzando (e ripeto, scherzando) sostengo spesso che se fossi titolare di un’azienda di produzione con un brevetto importante farei una “causa finta” con un’azienda amica proprio allo scopo di rafforzare il brevetto (consiglio praticamente e legalmente irrealizzabile, ma intendo far passare il concetto).

5) Nobiltà dei concorrenti

Esistono dei settori tecnici nei quali le cause non si vedono, i titolari controllano i brevetti dei concorrenti e non li calpestano. È ovviamente il modo migliore per prosperare e non spendere troppo in IP. Altri settori invece sono caratterizzati da concorrenti agguerritissimi, che non risparmiano colpi bassi e scorrettezze. Non saprei dire consa influenzi la “nobiltà” del settore. Posso solo dire che non sono i margini di guadagno, né il numero di concorrenti, forse può essere la maturità degli imprenditori, e quindi l’anzianità delle aziende…. ma non ci scommetterei.

In conclusione se volete rafforzare il vostro brevetto ed evitare eccessive liti, potete lavorare sui punti 2, scegliendo bene lo studio che vi rappresenta, 3, pubblicizzando il brevetto, e 4, non ritirandovi su liti importanti e nelle quali siete in netto vantaggio. Il punto 1 immagino che sia l’obiettivo primario e continuo dell’azienda, mentre il punto 5 è molto difficilmente migliorabile (magari in riunioni di settore facendo presente la problematica…).

Buon lavoro!