Pct brevetti: domande di brevetto internazionale

La sigla PCT è l’acronimo della dicitura Patent Cooperation Treaty.
La domanda di brevetto PCT è quindi possibile grazie ad un accordo internazionale stipulato da più di 150 paesi nel mondo.

Per questa ragione la domanda di brevetto PCT è impropriamente chiamata anche brevetto Internazionale o domanda di brevetto internazionale.

Una domanda di brevetto PCT ha una valenza molto limitata nel tempo e vale per due anni e mezzo dal deposito della priorità o, in mancanza di priorità, dal deposito della stessa domanda di brevetto PCT.

Qualsiasi domanda di brevetto, ad esempio una domanda di brevetto Italiana, in seguito al deposito ha una “valenza internazionale” per 12 mesi. Nei primi 12 mesi, infatti, una domanda di brevetto può essere estesa in altre nazioni facendo valere la prima data di deposito.
Una domanda di brevetto internazionale PCT può sostanzialmente estendere questo periodo portandolo a 30 mesi (2,5 anni).

Entro il detto periodo di tempo, il titolare deve decidere se validare la sua domanda di brevetto in una o più nazioni o gruppi di nazioni (quali il Brevetto Europeo) aderenti al PCT.

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Brevetto internazionale: le varie fasi

Come si ottengono i brevetti internazionali, qual è l’iter necessario e quali sono le sue fasi?

Come anticipato, entro 30 mesi dal deposito della priorità, è necessario che il titolare scelga in quali nazioni validare il PCT.

Entro 30 mesi dal deposito della priorità della domanda di brevetto PCT o, in mancanza di priorità, dal deposito della stessa domanda di brevetto PCT, il brevetto deve essere validato nelle singole nazioni o regioni nelle quali si intende portare avanti il brevetto.

Il brevetto sarà quindi depositato presso i singoli uffici brevetti (Europeo, Statunitense, Cinese…). Le singole nazioni, a loro volta, esamineranno le domande di brevetto e le concederanno o meno.

Il deposito di brevetti internazionali è un iter complesso!

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Vediamo nel dettaglio le varie fasi per la registrazione del brevetto internazionale.

  1. La nascita della domanda di brevetto PCT avviene appunto con un deposito di una domanda presso un ufficio competente (tipicamente il WIPO – World Intellectual Property Office, a Ginevra).
    Il deposito può essere fatto direttamente, o con priorità di una domanda di brevetto precedente. Ad esempio, i nostri Clienti iniziano generalmente con una domanda di brevetto Italiana per poi estenderla, entro i 12 mesi di priorità, a domanda di brevetto PCT.
  2. Dopo il deposito, la domanda PCT depositata da aziende o persone italiane è inviata dal WIPO all’EPO – European Patent Office a Monaco o all’Aia, che è lo stesso ufficio che realizza gli esami delle domande di brevetto Italiane ed Europee.
Quest’ultimo esegue un esame del brevetto che inoltra in risposta al WIPO e al titolare della domanda di brevetto. Questo esame non è vincolante e serve solo da “linea guida” per i singoli paesi o regioni nei quali il PCT sarà validato.
    I singoli paesi, ad esempio gli Stati Uniti, la Cina o il blocco di paesi aderenti alla Convenzione del brevetto Europeo, dovranno infatti tenere in considerazione il detto esame, ma potranno arrivare a conclusioni diverse o potranno arricchire la ricerca trovando con nuovi documenti.
  3. Il titolare può quindi rispondere all’esame sempre per orientare le decisioni dei vari uffici brevetti. In seguito all’esame, ed entro i detti 30 mesi, è poi necessario che il titolare scelga in quali nazioni validare il PCT.

I vantaggi di affidarsi a Lunati e Mazzoni

La Lunati & Mazzoni è mandataria autorizzata per depositare domande di brevetto PCT per conto di aziende o privati e seguirne le procedure.

La nostra esperienza di più di 40 anni e il nostro costante aggiornamento ci consente di tutelare al meglio i nostri clienti.

Inoltre, facciamo in modo di non gravare sul cliente, non solo economicamente, ma anche come tempo richiesto, in modo che la procedura risulti agevole.

In che modo ti agevoliamo la procedura?

  1. Analizziamo nei dettagli l’invenzione del cliente e le differenze rispetto a quanto già noto nello stato della tecnica – anche sulla base dell’esame del brevetto Italiano, in genere a nostra disposizione prima del deposito della domanda PCT.
  2. Evidenziamo i vantaggi che tali differenze apportano e i problemi tecnici risolti e li inseriamo nella descrizione del brevetto.

In questo modo facciamo sì che questi elementi possano essere rapidamente trovati dall’esaminatore e che sia possibile un esito positivo dell’esame Internazionale che, a sua volta, porta a una rapida concessione nelle fasi nazionali.

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