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Come scegliere i paesi di estensione del proprio Brevetto

Sono diversi i criteri per scegliere i paesi nei quali estendere il proprio brevetto o il proprio marchio.
In questo articolo faremo una carrellata dei più importanti.
Importante tenere a mente che un brevetto protegge sia la produzione che la commercializzazione che l’uso per fini commerciali. Anche una sola di queste attività non può essere implementata da terzi in un paese con brevetto.

Paesi dei propri produttori, rivenditori e alleati in genere

Il primo criterio è quello di guardare in casa propria.
Produttori e alleati possono trasformarsi nel peggior nemico.
Inoltre, i rivenditori possono voler vedere protetto il proprio mercato ed è buona norma accontentarli.
Questo, a mio parere deve essere uno dei più importanti criteri per la scelta dei paesi.

Paesi da maggior PIL

Il PIL si presuppone direttamente proporzionale al mercato che i prodotti hanno.
Nella logica di tutelare il mercato dei consumatori si tutelano i paesi con PIL maggiore.
Visto che i brevetti, in ogni nazione, non hanno prezzi che variano di moltissimo, i paesi con maggior PIL hanno un rapporto costo/mercato migliore degli altri.
Scegliendo opportunamente pochi paesi può essere protetta la gran parte del mercato.

Ad esempio, scegliendo Europa, USA e Cina si raggiungono i 2/3 del PIL mondiale, aggiungendo Giappone e India si arriva a 3/4, aggiungendo ancora una o più tra Brasile, Russia, Canada, e Gulf Cooperation Council, Australia e Corea del Sud si aggiungono 2 punti percentuali del PIL mondiale per ogni paese.
Insomma, importante sfruttare la legge di Pareto: il 20% degli elementi di un qualunque insieme raggiunge l’80% di una quantità connessa all’insieme.

Paesi dei concorrenti

Importante estendere i brevetti e marchi nei paesi nei quali risiedono i concorrenti.
In alcuni casi fortunati i concorrenti sono pochi o concentrati in pochi paesi.
Ad esempio il mercato delle moto è enorme, ma se dovete difendere un brevetto che riguarda il settore, l’estensione in Italia, Germania e Giappone può essere più che sufficiente.

Paesi di particolari mercati

Alcuni beni sono venduti in particolari mercati, che è ovviamente opportuno proteggere. Ad esempio, i beni di lusso nei paesi arabi, od ancora le innovazioni connesse ad esempio alle attività in mare o a particolari attività sportive.

E il PCT?

La domanda di brevetto PCT ha lo scopo di dilungare i tempi dell’estensione.
Essa è opportuna se e solo se avete comunque in mente di estendere il brevetto in diverse nazioni. Se la vs. unica indecisione è se fare o non fare il brevetto Europeo, allora non vale la pena di depositare un PCT. Depositate subito una domanda Europea che eventualmente abbandonate.