Vietato l’accesso ai non addetti ai lavori
Ricordo quando ho voluto cambiare, senza assistenza, la batteria del mio portatile, rifornendomi presso il mercato parallelo dei ricambi.
Il computer era pieno di warning, ma, mi dicevo, quelli sono per gli incapaci, io ne so di più.
Avevano persino previsto una vite con una testa triangolare, così che non fosse accessibile per mezzo di cacciaviti in commercio… ma sono riuscito a superare anche quell’ostacolo (nessuno immagina la potenza dei coltellini multifunzione svizzeri…).
Risultato, il computer è finito in assistenza dopo essere saltato e dopo aver rischiato la bruciatura totale… forse quei warning non erano messi a caso…
Esiste qualcosa di economicamente più pericoloso del sostituire una batteria senza specifiche competenze, ossia leggere un brevetto senza competenze specifiche ed esperienza specifica e trarne le conclusioni senza essersi consultati con un patent attorney.
A mio parere la banche dati brevettuali dovrebbero presentare gli stessi warning, vorrei legge sulla home page di Esapacenet un bel “Vietato l’accesso ai non addetti ai lavori” o un “Attenzione, l’ambito di tutela dei brevetti è molto complesso da individuare, leggete i brevetti solo come fonte di informazioni tecnologiche”. Magari terrebbe lontana la stampa, in quei rari casi in cui si addentra nel mondo dei brevetti tratta gli argomenti in maniera del tutto errata. Qualcuno ricorda come fu trattato il caso del cosiddetto “doppio click Microsoft”? In breve una semplice porzione di testo che descriveva la tecnica nota è stata scambiata per l’ambito di tutela del brevetto, la stampa gridò allo scandalo dicendo: “La Microsoft ha brevettato il doppio click del mouse”…
È bene tener sempre presente che le banche dati sono piene di brevetti di qualsiasi tipo.
Voglio sottolineare che:
- non tutto quello che è scritto in un brevetto è protetto,
- non tutto quello che è scritto nelle rivendicazioni di un brevetto è protetto,
- non tutti i brevetti sono concessi,
- non tutti i brevetti sono in vita,
- non tutti i brevetti concessi sono stati esaminati…
Insomma, se non conosciamo l’ambito specifico di tutela del brevetto, correttamente interpretato da un professionista, rischiamo di fare molti, ma molti danni.
Le regole auree sono semplicemente due:
- Quando qualcuno vi avvisa di un brevetto che potrebbe essere contraffatto da un vostro dispositivo non credetegli, ma appuntatevi il nome del titolare o il numero di brevetto e, se riuscite, fatevi mandare una conferma scritta;
- Non leggete neppure i brevetti coinvolti (perché incorrere in rischi di valutazioni fuorvianti anche se provvisorie?) ma girate immediatamente il problema al vostro patent attorney.
E infine, segnalo che è concorrenza sleale accusare di contraffazione senza un valido brevetto o senza un brevetto che protegga realmente il presunto oggetto di contraffazione. Mi raccomando, se vi minacciano in tal senso fatevi mandare una conferma scritta, magari ricavate una prova di concorrenza sleale a vostri danni.